Option B by Sheryl Sandberg Adam Grant

autore:Sheryl Sandberg, Adam Grant [Sandberg and grant, Sheryl and adam]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 123
editore: HarperCollins Italia
pubblicato: 2018-01-13T16:00:00+00:00

Volevo che i miei figli capissero che era importante rispettare i propri sentimenti e che non dovevano reprimerli. Scrivemmo insieme che va bene sentirsi tristi, e che potevano concedersi delle pause per piangere. Dissi loro che non era sbagliato essere arrabbiati e invidiosi nei confronti degli amici che avevano un padre, e che potevano non aver voglia di parlare. Dovevano sapere che non ci meritavamo quella situazione. Volevo essere sicura che il senso di colpa non oscurasse nessun momento di sollievo e decidemmo che potevamo ridere ed essere felici, perché non c’era niente di male.

Spesso le persone si stupiscono di quanto siano resilienti i bambini. C’è una spiegazione neurologica: i bambini hanno una plasticità neuronale maggiore rispetto agli adulti, e questo permette ai loro cervelli di adattarsi con più facilità allo stress. Imparai da Carole che i bambini sono in grado di processare soltanto poche emozioni intense nello stesso momento. Hanno un arco emotivo ridotto: il loro dolore esplode con violenza ma si esaurisce nel giro di qualche attimo, difficilmente lo portano avanti a lungo. Inoltre tendono a esprimere la sofferenza non con le parole ma modificando il comportamento e il modo in cui giocano. Carole disse di aspettarmi un atteggiamento simile, e infatti accadde: i miei figli entravano in modalità lutto molto velocemente e ne uscivano altrettanto velocemente, un momento piangevano disperati e quello dopo correvano a giocare.

Mi resi conto che dormire ci avrebbe aiutati a superare quella fase. Da piccola i miei genitori davano una grande importanza al sonno, e io pensavo che non fosse affatto divertente. Soltanto una volta che sono diventata mamma ho capito che avevano ragione. Quando siamo stanchi siamo più deboli non solo fisicamente, ma anche mentalmente, e questo ci rende più irritabili, ci manca l’energia per provare gioia.

Il sonno assume ancora più importanza nei periodi di difficoltà perché dobbiamo raccogliere le forze. Decisi pertanto di rispettare rigidamente l’orario del sonno. Se non riuscivano a addormentarsi, dicevo loro di fare sei grandi respiri contando fino a sei, proprio come mi aveva insegnato mia mamma.

Sapevo che queste emozioni erano nuove e che avremmo commesso qualche errore; il perdono diventò così un tema molto importante. L’anno prima mia figlia e io avevamo partecipato a un seminario sulla leadership delle ragazze e avevamo scoperto l’esistenza del rapido doppio-scusa: quando due persone feriscono i sentimenti l’una dell’altra in genere ci si chiede scusa in fretta in modo da perdonare se stessi e l’altro. Il dolore profondo e la rabbia che provavamo ci portavano ad arrabbiarci spesso, e dunque adottammo questa strategia. Se perdevamo il controllo delle nostre emozioni ci chiedevamo scusa immediatamente, poi cercavamo di rispecchiarci l’uno nell’altro: uno di noi doveva spiegare cosa lo aveva ferito, e l’altro doveva ripeterlo e domandare scusa; così ci mostravamo a vicenda che le nostre emozioni erano importanti. A un certo punto mia figlia gridò: «Sono arrabbiata perché voi due avete passato più anni con papà rispetto a me». Il fratello e io le dicemmo che era ingiusto che lei avesse trascorso meno tempo con lui.

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